Si sa che la pressione idrica nella rete pubblica non sempre è sufficiente a garantire la regolare erogazione d’acqua dagli apparecchi. I disagi più gravi si manifestano  soprattutto nei periodi di maggiore utilizzo,  quando la grande richiesta d’acqua determina un notevole abbassamento della pressione di alimentazione.

 

D’altra parte, anche in condizioni ordinarie,  è probabile che già dal 4° 5° piano, si possa avere una scarsa erogazione d’acqua.

Per superare questo limite, è quindi necessario installare un impianto di sopraelevazione idrica che, in funzione delle specifiche esigenze dell’utenza, può essere scelto tra i seguenti 2 tipi:

  1. gruppo di sollevamento con pompa e serbatoio autoclave a cuscino d’aria, indicato per medie e grosse utenze;
  2. gruppo di sollevamento con pompe e serbatoi di espansione a membrana, adatto per le utenze medio-piccole.

Criteri di scelta.

Per individuare il gruppo di pressurizzazione più adatto, è fondamentale disporre di tutti i dati utili relativi alle caratteristiche dell’edificio da servire, in modo che si possa eseguire una stima del fabbisogno idrico, quanto più reale possibile.

I due valori fondamentali da stabilire sono: la portata istantanea Q richiesta (in l/min. o in l/h) e la pressione minima di mandata Hm (in mH2O o kPa) che il gruppo dovrà fornire.